COL CORNIER
Sul sentiero della memoria

Dalla pianura pordenonese si può ammirare la catena delle Prealpi Carniche nella sua completezza come fosse lo sfondo di una scenografia. Immediatamente si riconoscono le forme particolari del Cimon dei Furlani e della Cima Manera che si rispecchiano l’uno con l’altro; mentre più ad est si distingue l’inconfondibile sagoma del Monte Raut. Tra queste montagne esistono delle cime secondarie che gelosamente custodicono storie semplici e memorie di un passato, che la gente di pianura molte volte ignora. Proprio ricercando queste caratteristiche, abbiamo deciso di salire sul Col Cornier percorrendo il Sentiero della Memoria, il cui nome deriva dalle vicende della popolazione locale ai tempi della Resistenza contro il nazismo.
Val de Croda presso Budoia (PN) – Col Cornier (1767 m)
Punto di partenza e arrivo: ristorante Belvedere 400 m – Val de Croda
Dislivello in salita: 1350 m
Dislivello in discesa: 1350 m
Tempo di percorrenza: 8 ore circa, soste escluse
Difficoltà: E (in ambiente solitarioe con dislivello notevole)
Relazione :
Percorso ad anello con interessanti richiami ambientalistici, antropologici e paesaggistici, che si svolge sul versante sudorientale delle Prealpi Carniche Occidentali.
L’escursione ha inizio dal ristorante Belvedere, (m. 400) in Val de Croda, nel comune di Budoia (PN). La prima parte del percorso viene effettuata in direzione Nord lungo il sentiero 994, costeggiando il torrente Cunath, di cui si può osservare la profonda forra.
Si attraversa una zona boschiva ricca di carpino nero, orniello, roverella e nocciolo.
Alcuni tratti del bosco, fino al primo dopoguerra, erano stati disboscati per l'approvvigionamento del legname e mantenuti tali per il pascolo.
Lungo il percorso dell'andata si incrocia frequentemente il tracciato della “Strada della Venezia delle Nevi”; questa strada, ora divenuta strada forestale, era nata in funzione di un progetto di sviluppo turistico della zona, mai decollato. Successivamente il sentiero passa per un'ampia zona prativa, molto panoramica, per sbucare sul tratto sommitale della “Strada della Venezia delle Nevi”.
Da qui ci si dirige, lungo la strada bianca proveniente da Baracca del Sauc del Piancavallo, vero la Casera Campo per deviare sul sentiero che porta alla forcella Sauc. Dalla forcella si continua fino a salire sulla cima del Col Cornier (m. 1767).
La visuale dalla cima del Col Cornier è a 360°; sul versante Nord Est si vede il Gruppo del Cavallo, un po' oltre il Monte Raut ed il Resettum; sul versante Nord le montagne dell'Alpago, come cima Vacche ed il Guslon e in lontananza il Pelmo; sul versante Ovest il bosco del Cansiglio e a Sud la pianura della destra Tagliamento e del Veneto orientale.
Si riprende l'escursione in direzione Nord, lungo il sentiero 993, per poi volgere in discesa verso Sud, per il sentiero 984. Lungo il percorso di ritorno si incroceranno la Casera Valle Friz, i ruderi della Casera Centolina, si passerà vicino alla Casera Val de Lama, i ruderi della casera Ciavalir ed infine al punto di partenza dell'escursione.
Le casere e i ruderi sono testimonianze di una presenza dell'uomo, che abitava queste montagne durante i mesi estivi per l'alpeggio.
Nel corso di quasi tutta l'escursione si può godere della vista completa della bassa pianura friulana e del Veneto orientale; inoltre se l’escursione viene effettuata durante la stagione autunnale, si possono apprezzare i forti contrasti cromatici, assunti dalla vegetazione.
Ricordiamo inoltre che dal 2002, Anno Internazionale delle Montagne, il Col Cornier e' stato denominato la ''montagna dei ragazzi del mondo'' e da allora e' teatro di interessanti iniziative rivolte agli adolescenti d'Italia e d'Europa.
Cartografia: Editrice Tabacco foglio 012
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Punto di partenza e arrivo: ristorante Belvedere 400 m – Val de Croda
Dislivello in salita: 1350 m
Dislivello in discesa: 1350 m
Tempo di percorrenza: 8 ore circa, soste escluse
Difficoltà: E (in ambiente solitarioe con dislivello notevole)
Relazione :
Percorso ad anello con interessanti richiami ambientalistici, antropologici e paesaggistici, che si svolge sul versante sudorientale delle Prealpi Carniche Occidentali.
L’escursione ha inizio dal ristorante Belvedere, (m. 400) in Val de Croda, nel comune di Budoia (PN). La prima parte del percorso viene effettuata in direzione Nord lungo il sentiero 994, costeggiando il torrente Cunath, di cui si può osservare la profonda forra.
Si attraversa una zona boschiva ricca di carpino nero, orniello, roverella e nocciolo.
Alcuni tratti del bosco, fino al primo dopoguerra, erano stati disboscati per l'approvvigionamento del legname e mantenuti tali per il pascolo.
Lungo il percorso dell'andata si incrocia frequentemente il tracciato della “Strada della Venezia delle Nevi”; questa strada, ora divenuta strada forestale, era nata in funzione di un progetto di sviluppo turistico della zona, mai decollato. Successivamente il sentiero passa per un'ampia zona prativa, molto panoramica, per sbucare sul tratto sommitale della “Strada della Venezia delle Nevi”.
Da qui ci si dirige, lungo la strada bianca proveniente da Baracca del Sauc del Piancavallo, vero la Casera Campo per deviare sul sentiero che porta alla forcella Sauc. Dalla forcella si continua fino a salire sulla cima del Col Cornier (m. 1767).
La visuale dalla cima del Col Cornier è a 360°; sul versante Nord Est si vede il Gruppo del Cavallo, un po' oltre il Monte Raut ed il Resettum; sul versante Nord le montagne dell'Alpago, come cima Vacche ed il Guslon e in lontananza il Pelmo; sul versante Ovest il bosco del Cansiglio e a Sud la pianura della destra Tagliamento e del Veneto orientale.
Si riprende l'escursione in direzione Nord, lungo il sentiero 993, per poi volgere in discesa verso Sud, per il sentiero 984. Lungo il percorso di ritorno si incroceranno la Casera Valle Friz, i ruderi della Casera Centolina, si passerà vicino alla Casera Val de Lama, i ruderi della casera Ciavalir ed infine al punto di partenza dell'escursione.
Le casere e i ruderi sono testimonianze di una presenza dell'uomo, che abitava queste montagne durante i mesi estivi per l'alpeggio.
Nel corso di quasi tutta l'escursione si può godere della vista completa della bassa pianura friulana e del Veneto orientale; inoltre se l’escursione viene effettuata durante la stagione autunnale, si possono apprezzare i forti contrasti cromatici, assunti dalla vegetazione.
Ricordiamo inoltre che dal 2002, Anno Internazionale delle Montagne, il Col Cornier e' stato denominato la ''montagna dei ragazzi del mondo'' e da allora e' teatro di interessanti iniziative rivolte agli adolescenti d'Italia e d'Europa.
Cartografia: Editrice Tabacco foglio 012
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