IL MONTE BRENTONI
per la via normale

La cima più elevata del gruppo Brentoni–Pupera–Valgrande è meta di una bella escursione che è divenuta, con gli anni, una tipica via normale che viene spesso inserita nei vari corsi di alpinismo base tenuti dalle sezioni venete del CAI. Il perché di questa felice scelta è presto detto: per la sua accessibilità stradale, per il dislivello contenuto, per la bella roccia solida e per i luoghi ameni ed incontaminati (e poco frequentati dalle masse) ne fanno una meta che non deve assolutamente mancare nel curriculum di un buon escursionista esperto amante dei luoghi selvaggi. Dalla sua cima si può godere di un impareggiabile panorama sulle Alpi Carniche e sulle Dolomiti, anche se, purtroppo noi per la nostra esperienza abbiamo trovato un clima piuttosto nuvoloso.
Quota 1776 m. in versante Val Piova – Monte Brentoni 2547 m. (VIA NORMALE)
Punto di partenza: quota 1776 m. sulla S.S. 619 in prossimità di Sella Ciampigotto
Dislivello: 800 m circa
Tempo complessivo: ore 5 circa tra andata e ritorno
Difficoltà: A (alcuni passagi di I grado e di I grado sup. sulla rampa inclinata richiedono una certa disinvoltura nell’arrampicata e assoluta assenza di vertigini)
Segnaletica: sentieri con segnavia CAI n.332– 328 – (per la cima bolli rossi e tracce)
Relazione tecnica:
Da Laggio di Cadore si prende la S.S.619 che sale a Sella Ciampigotto e a Casera Razzo, quattrocento metri prima della sella sulla sinistra diparte una strada forestale (q.1776 m) dove si può parcheggiare l’auto. Da qui ha inizio il segnav.332 che segue essenzialmente in quota la strada sterrata fino a forcella Losco (1778 m). Qui termina la strada forestale ma il sentiero segnato prosegue sulla sinistra prendendo un po’ quota e aggirando il Monte Losco fino a forc. Camporosso dove troviamo un bivio. Svoltiamo a sinistra per il segnavia 328 che sale in quota sotto le pendici del Col Sarende. Ad un certo punto (q. 2074) si lascia il sentiero segnato che prosegue per Forc. Starezza per seguire una traccia che sale a tornanti in direzione di Forc. Brentoni. Giunti ad un'altra deviazione si sale diritti per un canale detritico-roccioso con aluni passaggi di I grado elementari, per poi sbucare in una forcelletta di cresta a quota 2380 m.
Si procede per qualche metro lungo il crinale a destra fino ad attaccare un evidente diedro-rampa un po’ inclinato sulla destra lungo un centinaio di metri. E’ questo il tratto chiave dell’intera salita che con passaggi di I grado e I grado superiore (sempre ben appigliati su roccia molto buona ma esposta) permette di sbucare fuori a sinistra su una zona detritica che rimontata porta agli ultimi metri di cresta fino alla panoramica cima ovest a m.2547 (croce e libro di vetta).
Cartografia: Editrice Tabacco foglio 01 o foglio 02.
Bibliografia: “Alpi Carniche 2” di A. De Rovere e M. Di Gallo, Ed. C.A.I.- T.CI. – Milano 1995.
“Dolomiti e Prealpi di Sinistra Piave” di Ruggero Tremonti – Ed.Panorama – Trento 2004.
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Punto di partenza: quota 1776 m. sulla S.S. 619 in prossimità di Sella Ciampigotto
Dislivello: 800 m circa
Tempo complessivo: ore 5 circa tra andata e ritorno
Difficoltà: A (alcuni passagi di I grado e di I grado sup. sulla rampa inclinata richiedono una certa disinvoltura nell’arrampicata e assoluta assenza di vertigini)
Segnaletica: sentieri con segnavia CAI n.332– 328 – (per la cima bolli rossi e tracce)
Relazione tecnica:
Da Laggio di Cadore si prende la S.S.619 che sale a Sella Ciampigotto e a Casera Razzo, quattrocento metri prima della sella sulla sinistra diparte una strada forestale (q.1776 m) dove si può parcheggiare l’auto. Da qui ha inizio il segnav.332 che segue essenzialmente in quota la strada sterrata fino a forcella Losco (1778 m). Qui termina la strada forestale ma il sentiero segnato prosegue sulla sinistra prendendo un po’ quota e aggirando il Monte Losco fino a forc. Camporosso dove troviamo un bivio. Svoltiamo a sinistra per il segnavia 328 che sale in quota sotto le pendici del Col Sarende. Ad un certo punto (q. 2074) si lascia il sentiero segnato che prosegue per Forc. Starezza per seguire una traccia che sale a tornanti in direzione di Forc. Brentoni. Giunti ad un'altra deviazione si sale diritti per un canale detritico-roccioso con aluni passaggi di I grado elementari, per poi sbucare in una forcelletta di cresta a quota 2380 m.
Si procede per qualche metro lungo il crinale a destra fino ad attaccare un evidente diedro-rampa un po’ inclinato sulla destra lungo un centinaio di metri. E’ questo il tratto chiave dell’intera salita che con passaggi di I grado e I grado superiore (sempre ben appigliati su roccia molto buona ma esposta) permette di sbucare fuori a sinistra su una zona detritica che rimontata porta agli ultimi metri di cresta fino alla panoramica cima ovest a m.2547 (croce e libro di vetta).
Cartografia: Editrice Tabacco foglio 01 o foglio 02.
Bibliografia: “Alpi Carniche 2” di A. De Rovere e M. Di Gallo, Ed. C.A.I.- T.CI. – Milano 1995.
“Dolomiti e Prealpi di Sinistra Piave” di Ruggero Tremonti – Ed.Panorama – Trento 2004.
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