MONTE LODINA
il guardiano del Passo Sant’Osvaldo

Provenendo dalla diga del Vajont, lungo la strada regionale 251, giunti nei pressi del passo di Sant’Osvaldo troviamo alla nostra sinistra l’inconfondibile bastione roccioso del monte Lodina: il guardiano del Passo Sant’Osvaldo. Come un guardiano esso custodisce un ambiente ricco di naturalità, nascondendo gelosamente i propri tesori ai frequentatori che transitano per la strada della Val Cellina e proteggendone l’ecosistema equilibrato e delicato che vive al suo interno. Con il consueto rispetto che si deve portare in tutti gli ambienti che andiamo a percorrere e a scoprire, siamo saliti su questa cima per poter godere dei bei panorami che ci offre, dalle Dolomiti Friulane, in particolare sulle cime dei Preti, dei Frati e del Duranno, fino alle Dolomiti Zoldane e oltre. Il silenzio totale che si percepisce lungo il sentiero e sulla cima, qualche volta interrotto dal verso degli animali che qui si possono incontrare, completa l’appagamento per una escursione in un luogo poco frequentato benché non del tutto isolato.
Passo Sant’Osvaldo (PN) 828 m. – Monte Lodina 2020 m.
Punto di partenza e arrivo: agriturismo Passo Sant’Osvaldo 779 m
Dislivello: 1240 m circa
Tempo di percorrenza: 6 ore circa, soste escluse
Difficoltà: EE in ambiente solitario, molto panoramico
Cartografia: editrice Tabacco foglio 021 scala 1:25.000
Relazione
Lasciata la macchina nei pressi dell’agriturismo Passo Sant’Osvaldo, ci si incammina per poche decine di metri in direzione del passo per prendere il sentiero n. 374A a 800 m. di quota circa che si stacca sulla destra della strada regionale 251. Inizialmente il sentiero si inerpica all’interno di un bosco di faggi, aceri, maggiociondoli e carpino nero, in direzione Nord Nord-Ovest, fino ad arrivare con una decisa svolta a sinistra su un ampio pianoro a 1248 m. Da qui il percorso riprende con inclinazione dolce che porta al Pian dei Giai 1466 m, sottostante il monte Fortezza. Dal Pian dei Giai il sentiero 374a continua in direzione Nord Est, tra le Pale Carnere e le pendici del monte Lodina, fino a raggiungere la forcella Lodina a 1860 m. Dalla forcella si segue ora una traccia di sentiero in direzione Sud, che tagliando lungo il versante Ovest del monte Lodina, ci porta alla sua cima a 2020 m (cumulo di sassi e libro di vetta). Il panorama dalla cima è estesissimo a 360° e spazia fin sulle Dolomiti Bellunesi, sul Pelmo e il Bosconero, sulle Dolomiti Friulane che si affacciano sulla Val Cimoliana, ma soprattutto ci regala una superba vista sul Duranno e Cima Preti, le due montagne simbolo che danno il nome all’intero gruppo montuoso.
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Punto di partenza e arrivo: agriturismo Passo Sant’Osvaldo 779 m
Dislivello: 1240 m circa
Tempo di percorrenza: 6 ore circa, soste escluse
Difficoltà: EE in ambiente solitario, molto panoramico
Cartografia: editrice Tabacco foglio 021 scala 1:25.000
Relazione
Lasciata la macchina nei pressi dell’agriturismo Passo Sant’Osvaldo, ci si incammina per poche decine di metri in direzione del passo per prendere il sentiero n. 374A a 800 m. di quota circa che si stacca sulla destra della strada regionale 251. Inizialmente il sentiero si inerpica all’interno di un bosco di faggi, aceri, maggiociondoli e carpino nero, in direzione Nord Nord-Ovest, fino ad arrivare con una decisa svolta a sinistra su un ampio pianoro a 1248 m. Da qui il percorso riprende con inclinazione dolce che porta al Pian dei Giai 1466 m, sottostante il monte Fortezza. Dal Pian dei Giai il sentiero 374a continua in direzione Nord Est, tra le Pale Carnere e le pendici del monte Lodina, fino a raggiungere la forcella Lodina a 1860 m. Dalla forcella si segue ora una traccia di sentiero in direzione Sud, che tagliando lungo il versante Ovest del monte Lodina, ci porta alla sua cima a 2020 m (cumulo di sassi e libro di vetta). Il panorama dalla cima è estesissimo a 360° e spazia fin sulle Dolomiti Bellunesi, sul Pelmo e il Bosconero, sulle Dolomiti Friulane che si affacciano sulla Val Cimoliana, ma soprattutto ci regala una superba vista sul Duranno e Cima Preti, le due montagne simbolo che danno il nome all’intero gruppo montuoso.
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