TERZA GRANDE
un pulpito sulle Dolomiti Pesarine

Più volte ci siamo ripromessi di fare la conoscenza con le Terze in Comelico e finalmente l’occasione è arrivata. A metà agosto, grazie a un ospitale invito a pernottare in Comelico, siamo partiti alla mattina presto percorrendo la strada che da Sappada porta al bivio tra Auronzo e Lozzo di Cadore; successivamente abbiamo girato in direzione di Laggio di Cadore e Casera Razzo. Durante il percorso è stato un susseguirsi di ricordi di escursioni fatte in zona, oppure di progetti per future realizzazioni. A mano a mano che ci avvicinavamo al punto di partenza dell’escursione la voglia e l’entusiasmo crescevano in noi. Finalmente arrivati in prossimità di Forcella Lavardét, all’imbocco della Val Pesarina, siamo partiti alla volta della più alta cima fra quelle che circondano la splendida vallata di Sappada : la Teza Grande.
Val Pesarina (1423 m)-Passo Mimoias–Passo Oberenghe-Terza Grande (2586 m)
Punto di partenza e arrivo: Val Pesarina, 1,4 Km dopo Casera Razzo
Dislivello in salita: 1163 m
Dislivello in discesa: 1163 m
Tempo di percorrenza: 7 ore circa, soste escluse
Difficoltà: A - ambiente solitario e selvaggio (alcuni passaggi di I e II grado su roccia ottima)
Carta topografica: TABACCO foglio 01 - scala 1:25.000
Relazione
Superata Casera Razzo si scende in auto per circa 1,4 km in Val Pesarina, in prossimità di una curva si trova sulla sinistra un comodo spiazzo dove parcheggiare (segnalazioni e tabelle). Ci si incammina per la strada forestale, indicata con il percorso 203, inizialmente verso Est e successivamente in direzione Nord fino ad arrivare in prossimità della casera Mimoias (1623 m). Da qui si segue l’indicazione del sentiero 202 per Passo Oberenghe, si attraversa un bosco di conifere che si rende sempre più rado fino ad arrivare ai prati del passo di Mimoias (1976 m). Dal passo si può ammirare la cima del Monte Cornon, le Crode di Mezzodì ed i Brentoni in tutto il loro splendore. Si riprende il percorso 202, ben segnato, che aggirando il fianco Sud Ovest della Cresta di Enghe incrocia il sentiero 314, proveniente dalla Val Frison. Per breve tratto ripido e zigzagante si sale fino al Passo Oberenghe (2081 m). Oltrepassato il Passo Oberenghe si percore ancora un tratto di sentiero fino a quando il percorso si rende più impegnativo; ci cauteliamo indossando il caschetto. Per tratti alternati di sentiero e di roccette sempre ben appoggiate, pur facendo molta attenzione a non far cadere i sassi, si sale seguendo i bolli rossi fino a portarci al camino terminale che già fa intravvedere la cima con la croce di vetta e i due ometti di pietra. Dalla cima si domina l’intera Val Frison ed il panorama, sulle accattivanti vette del Comelico e sulle Dolomiti Pesarine, riempie gli occhi facendo capire perché vale la pena effettuare questa salita. Il ritorno si svolge a ritroso lungo il percorso dell’andata.
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Punto di partenza e arrivo: Val Pesarina, 1,4 Km dopo Casera Razzo
Dislivello in salita: 1163 m
Dislivello in discesa: 1163 m
Tempo di percorrenza: 7 ore circa, soste escluse
Difficoltà: A - ambiente solitario e selvaggio (alcuni passaggi di I e II grado su roccia ottima)
Carta topografica: TABACCO foglio 01 - scala 1:25.000
Relazione
Superata Casera Razzo si scende in auto per circa 1,4 km in Val Pesarina, in prossimità di una curva si trova sulla sinistra un comodo spiazzo dove parcheggiare (segnalazioni e tabelle). Ci si incammina per la strada forestale, indicata con il percorso 203, inizialmente verso Est e successivamente in direzione Nord fino ad arrivare in prossimità della casera Mimoias (1623 m). Da qui si segue l’indicazione del sentiero 202 per Passo Oberenghe, si attraversa un bosco di conifere che si rende sempre più rado fino ad arrivare ai prati del passo di Mimoias (1976 m). Dal passo si può ammirare la cima del Monte Cornon, le Crode di Mezzodì ed i Brentoni in tutto il loro splendore. Si riprende il percorso 202, ben segnato, che aggirando il fianco Sud Ovest della Cresta di Enghe incrocia il sentiero 314, proveniente dalla Val Frison. Per breve tratto ripido e zigzagante si sale fino al Passo Oberenghe (2081 m). Oltrepassato il Passo Oberenghe si percore ancora un tratto di sentiero fino a quando il percorso si rende più impegnativo; ci cauteliamo indossando il caschetto. Per tratti alternati di sentiero e di roccette sempre ben appoggiate, pur facendo molta attenzione a non far cadere i sassi, si sale seguendo i bolli rossi fino a portarci al camino terminale che già fa intravvedere la cima con la croce di vetta e i due ometti di pietra. Dalla cima si domina l’intera Val Frison ed il panorama, sulle accattivanti vette del Comelico e sulle Dolomiti Pesarine, riempie gli occhi facendo capire perché vale la pena effettuare questa salita. Il ritorno si svolge a ritroso lungo il percorso dell’andata.
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